La chiusura al traffico della Statale 3bis tra Canili e Valsavignone per il rischio di crollo del viadotto Puleto sta creando grandi problemi all'autotrasporto e l'associazione chiede un incontro urgente con il ministro dei Trasporti.
La chiusura in entrambi i sensi di marcia della E45 tra Canili e Valsavignone, avvenuta alle 14.00 del 16 gennaio 2018 perché il viadotto Puleto sarebbe a rischio di crollo, costringe i veicoli industriali in viaggio tra Umbria ed Emilia a lunghe deviazioni sulle autostrade A1 e A14. A poco più di 24 ore dalla chiusura, la situazione è diventata già un'emergenza per gli autotrasportatori, come sottolinea l'associazione Assotir: "Il percorso della E45 da Cesena a Orte passa, da 246 chilometri prima della chiusura, ad un ulteriore allungamento, che va, a seconda delle tratte, da un minimo di 87 a oltre 200 chilometri in più rispetto alla percorrenza normale. Non c'è bisogno di ragionamenti sofisticati per capire quali possono essere gli effetti sulla mobilità, in termini di tempo necessario per effettuare le medesime operazioni di trasporto, prima e dopo la chiusura, e i relativi costi", spiega Claudio Donati, segretario generale di Assotir.
L'associazione non discute i motivi che hanno portato alla chiusura del viadotto Puleto, perché "la tutela della sicurezza è una priorità assoluta per tutti e, a maggior ragione, per gli autotrasportatori, che sono oggettivamente tra i soggetti più esposti ad eventuali rischi dovuti a carenze delle infrastrutture viarie". Però, ritiene che sia urgente affrontare la questione "perché le conseguenze per buona parte del sistema economico nazionale rischiano di essere devastanti, in una fase del ciclo economico che si prevede già problematica, a prescindere dall'ulteriore aggravio costituito dalla chiusura del viadotto Puleto". Donati ricorda che sulla E45 s'incanala una parte rilevante del traffico di veicoli industriali tra Adriatico e Tirreno e questa strada è un'importante alternativa all'autostrada A1. "Come Assotir chiediamo immediatamente la costituzione di un tavolo che, anche sulla scia della vicenda Genova, affronti un'emergenza, che ha tutte le caratteristiche di non essere di breve periodo", conclude Donati.
(fonte trasportoeuropa.it)