Alcuni sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale per venerdì 25 ottobre 2019, che coinvolgerà anche tutte le attività connesse al trasporto delle merci e alla logistica.
Il 25 ottobre sarà una giornata difficile per il trasporto di passeggeri e merci, a causa dello sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati di base Cub, Sgb, SiCobas, Adl Cobas e Usi-Cit. Il fermo del lavoro non riguarderà solamente le attività connesse alla movimentazione, ma tutti i settori della produzione e dei servizi. Le rivendicazioni di questo sciopero sono numerose: l'aumento dei salari, contro il Jobs Act e la Legge Fornero, riduzione degli orari e dei carichi di lavoro, abolizione dei decreti Sicurezza e per riaffermare alcuni diritti. In questi giorni si stanno svolgendo assemblee di preparazione in diverse piattaforme logistiche e distributive. Per quanto riguarda in modo specifico la logistica, il SiCobas e l'Adl Cobas chiedono di partecipare alla trattativa sul rinnovo del contratto nazionaleLogistica, Trasporto Merci e Spedizioni, ponendo con "molta determinazione" la questione della rappresentanza sindacale. Le due sigle rivendicano anche aumenti salariali e la riduzione della parte di contributi e imposte a carico dei lavoratori.
Altri punti della piattaforma di SiCobas e Adl Cobas nella logistica riguardano il calcolo degli scatti di anzianità, la retribuzione del lavoro notturno e più in generale dell'orario di lavoro a parità di salario, l'aumento della sicurezza e il miglioramento della salute dei lavoratori. Riguardo a quest'ultimo punto, una nota delle due sigle afferma che "in tanti anni che organizziamo lotte nel settore della logistica, ci siamo resi conto di quante siano le patologie che sono intervenute a moltissimi lavoratori. Patologie che non comportano direttamente gravi invalidità ( per le quali abbiamo già una assicurazione che risarcisce in modo dignitoso lavoratori che hanno una invalidità superiore al 26 %, dovuta ad infortunio sul lavoro o a malattia professionale) ma che rendono il lavoratore inadatto a svolgere determinate mansioni e che gli rendono sempre più difficile la permanenza sul posto di lavoro. Pertanto, oltre a fare in modo che vengano nominati in tutti i magazzini gli RLS in grado di intervenire con competenza per prevenire infortuni e malattie professionali, si tratta di creare delle condizioni che favoriscano degli "scivoli" incentivati per tutti quei lavoratori che vantano una certa anzianità di servizio affiancata anche a più o meno gravi forme di limitazioni dell'operatività di magazzino".
Un capitolo è dedicato anche al personale viaggiante, "riprendendo in mano" l'intera situazione con lo scopo di "considerare il lavoro degli autisti e dei driver alla stregua del personale non viaggiante". Ciò significa, in particolare, che il tempo di impegno deve essere considerato come tempo di lavoro ed il lavoro notturno deve essere considerato tale, con le relative maggiorazioni".
(fonte trasportoeuropa.it)