A novembre 2019, la Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo che può arrivare a 43 milioni di euro nei confronti di una società che distribuisce carburanti nel Mezzogiorno, perché ha venduto un'enorme quantità di gasolio per agricoltura ad automobilisti e autotrasportatori.

Secondo la Procura di Salerno, tre persone avrebbero attuato tra il 2013 e il 2017 una frode sul carburante, vendendo sessanta milioni di litri di gasolio a tassazione agevolata per l'agricoltura ad automobilisti e autotrasportatori, che lo hanno usato in modo illecito nell'autotrazione. La frode sarebbe stata organizzata da un'azienda di distribuzione di carburanti che ha sede a Altavilla Silentina e i Finanzieri la hanno scoperta dopo l'incrocio delle informazioni bancarie e informazioni acquisite da fornitori e clienti. La vendita di gasolio agricolo, colorato di verde per identificarlo, per l'autotrazione è una frode attuata da anni, che in questo caso ha raggiunto una dimensione industriale. Questo gasolio beneficia di una riduzione dell'accisa del 61% rispetto a quello per l'autotrazione, con un prezzo inferiore a un euro al litro. Al termine dell'indagine, la Procura di Salerno ha disposto il sequestro preventivo dei beni dei tre indagati fino a un valore massimo di 42,6 milioni di euro, ossia l'evasione fiscale compiuta. Per ora, però, gli inquirenti hanno recuperato solo ottocentomila euro, sequestrando conti correnti, dieci veicoli e sette immobili. I tre indagati sono accusati di dichiarazione infedele, occultamento delle scritture contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento dell'accisa sugli oli minerali.

(fonte trasportoeuropa.it)

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