A metà settembre 2020, la Guardia di Finanza ha annunciato la chiusura di un’ampia indagine partita da un commercialista di Roma, che avrebbe attuato una vasta evasione fiscale a favore di venti imprese operanti nella logistica e nei servizi alberghieri.

La frode avveniva tramite alcune società create per produrre fatture per operazioni inesistenti, per un totale di 190 milioni di euro, usate per generare nei confronti delle imprese destinatarie crediti d’imposta inesistenti. Tali crediti erano usati per neutralizzare pagamenti previdenziali e ritenute d’imposta del loro personale dipendente. Alcune società di logistica inquisite operavano nell’area di Civitavecchia. Al termine dell’inchiesta, la Procura ha disposto il sequestro preventivo di 43 milioni di euro, pari alla somma evasa, nei confronti di venti società e quindici persone fisiche.

(fonte trasportoeuropa.it)

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