La federazione europea dei sindacati dei trasporti Etf ha svolto un’indagine tra 2861 autisti di veicoli industriali e autobus per valutare lo stato d'affaticamento durante il lavoro. Il risultato mostra che il 60% dei conducenti di camion dichiara di dover guidare regolarmente in uno stato di affaticamento e 772 di loro afferma che per questo motivo ha rischiato di causare un grave incidente. Quasi un terzo dei camionisti ha ammesso di essersi addormentato al volante e il 52% ha dichiarato che quando voleva fermarsi per riposare non ha potuto farlo per mancanza di un posto ritenuto sicuro. Mentre annuncia questi dati, l’Etf precisa che la stanchezza si aggiunge ad altri gravi problemi: basse retribuzioni per numerose ore di lavoro, orari imprevedibili, nessuna vera pausa, mancanza di strutture per il riposo, veicoli non adeguatamente equipaggiati.
“Mentre è un fatto ben noto che la stanchezza del conducente rappresenta un grande rischio per la sicurezza stradale di tutti gli utenti della strada, le misure prese tra i datori di lavoro e a livello politico e legislativo europeo per affrontare questo problema per i conducenti professionisti sono insufficienti”, spiega l’associazione in una nota, aggiungendo che “l'eliminazione della stanchezza del conducente sta diventando sempre più urgente di minuto in minuto”. Etf elenca un programma d'interventi urgenti per affrontare questi problemi:
- Salari equi perché gli attuali sono molto bassi e costringono i conducenti a lavorare più ore per guadagnarsi da vivere in modo decente
- Remunerazione per tutti i compiti legati al lavoro, cosa che non sempre avviene
- Fermare i piani per rendere più flessibili le regole sui tempi di guida e di riposo nel trasporto merci e passeggeri
- Inserire l'eliminazione della fatica dei conducenti al centro delle strategie di sicurezza stradale dell'UE
- Applicare le condizioni di retribuzione, orario di lavoro e riposo dei conducenti professionisti
- Garantire che le deroghe siano attuate secondo le regole e non per estendere permanentemente l'orario dei conducenti, tenerli lontani da casa e peggiorare le condizioni di riposo.
(fonte trasportoeuropa.it)