Il segretario nazionale della Uiltrasporti, Marco Odone, interviene nel dibattito sulla carenza di autisti di veicoli industriali in netta polemica con le posizioni espresse nelle scorse settimane da alcune associazioni delle imprese. Nel suo intervento, egli premette che “le condizioni economiche sono paragonabili a quelle di vent’anni fa: gli autisti per il sistema dell’autotrasporto sono considerati quasi bestie: occorre attrarre i giovani con un lavoro decoroso e un equa retribuzione”. Riguardo ad alcune proposte elaborate dalla associazioni, Odone le definisce miopi ed effimere”.

Una delle proposte imprenditoriali è la detassazione delle trasferte, che Odone ritiene “piuttosto bizzarra” perché “nel nostro ordinamento le trasferte non hanno alcuna pressione fiscale né previdenziale”. Egli aggiunge che “probabilmente le associazioni delle imprese volevano riferirsi all’incremento dei limiti di esenzione imposti dal Tuir (Testo Unico sulle Imposte dei Redditi ), per permettere alle aziende di erogare senza prevedere una giusta contribuzione ai lavoratori. In quel caso, al raggiungimento dell’età pensionistica, gli autisti si troveranno due spiccioli di pensione perché nessun contributo viene versato sulle trasferte”.

Un’altra proposta, che riguarda soprattutto l’autotrasporto di container, consiste in una deroga ai divieti di circolazione festivi dei veicoli industriali. Odone afferma che “questa azione danneggerebbe i pochi autisti rimasti, creando di fatto rischi alla salute e sicurezza degli stessi lavoratori e dell’utenza. È inammissibile che le associazioni e le imprese propongano soluzioni fantasiose dimenticando le regole basilari per attrarre nuovo personale a intraprendere questo faticoso lavoro. Nel trasporto dei container, nonostante non lo faccia nessuno, c’è da evidenziare il fatto che le compagnie e le agenzie di navigazione stanno facendo utili milionari con l’aumento dei noli, ma senza ripartire parte del ricavato con il mondo della logistica e dell’autotrasporto per poter determinare benefici economici anche ai dipendenti delle stesse aziende”.

E il sindacato, che cosa propone? Odone risponde che la Uiltrasporti non ha soluzione a tutti i mali dell’autotrasporto, ma ritiene che elevare il numero delle ore retribuite effettivamente svolte, non solo con le trasferte, ma con la facile rilevazione tramite il cronotachigrafo, possa riavvicinare i giovani a un decoroso lavoro con equa retribuzione. Parla infine dello straordinario “impegnando la Commissione Bilaterale sul Contratto Nazionale a rendere obbligatorio un numero minimo di ore di straordinario, tenendo in considerazione che questi lavoratori toccano picchi di 61 ore settimanali, con una media semestrale di 58”.

(fonte trasportoeuropa.it)

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