Lo sciopero nazionale degli autotrasportatori spagnoli previsto per il 20, 21 e 22 dicembre potrebbe provocare perdite economiche per circa 3,6 miliardi di euro.
Lo afferma l'Unione dei professionisti e dei lavoratori autonomi (Upta), secondo quanto riportato dal quotidiano "Business Insider".
L'85 per cento delle merci nel Paese iberico si sposta infatti su strada, secondo i calcoli della Confederazione spagnola del trasporto merci.

La serrata generale inciderrebbe maggiormente sull'attività delle piccole imprese e i piccoli negozi che subirebbero ritardi e mancate consegne proprio nei giorni in cui il consumo cresce.

I dati dicono che in Spagna circa 600 mila negozi sono attivi nel commercio al dettaglio e il fatturato medio di una piccola impresa è di 120 mila euro all'anno, il 20 per cento del quale è realizzato a ridosso del Natale.

Le ragioni della protesta

La protesta è nata per chiedere un cambiamento radicale al governo delle condizioni di lavoro nel settore. Da mesi le associazioni di categoria portano l'attenzione sulle condizioni di lavoro che minano la professione, provocando una carenza di circa 15 mila autotrasportatori. Tra le principali criticità è stato segnalato che gli autisti devono provvedere in molti casi al carico e allo scarico delle merci in quanto non c'è nessun regolamento che lo proibisca.

Una situazione aggravate dalla continua escalation di costi a causa dell'aumento dell'inflazione: il carburante è il 40 per cento più caro di un anno fa e i pneumatici segnano +10 per cento.

(fonte trasporti-italia.com)

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.