In pochi giorni la Guardia di Finanza ha sequestrato in provincia di Pavia nei magazzini di spedizionieri oltre una tonnellata di fuochi artificiali illegali, che potevano essere trasportati senza rispettare le norme Adr.
La prima scoperta è avvenuta all'inizio di dicembre in un magazzino pavese, dove la Guardia di Finanza ha scoperto trecento chili di fuochi d'artificio, la seconda è avvenuta sempre nel pavese il 17 dicembre e in questo caso la quantità di botti illegali ammontava a ben ottocento chilogrammi imballati in scatoloni all'interno del deposito di un'azienda di spedizione. In entrambi i casi, secondo i Finanzieri le aziende di trasporto erano ignare del reale contenuto delle scatole, che sono state quindi stoccate (e sarebbero state trasportate su strada) senza applicare le norme di sicurezza sullo stoccaggio e il trasporto di prodotti esplosivi.
Vien spontanea una domanda: quante scatole di fuochi d'artificio stanno viaggiando sulle strade italiane su veicoli non in regola con l'Adr, magari senza neppure che gli autisti lo sappiano? Ciò può accadere perché i conducenti non conoscono il reale contenuto dei pacchi che caricano e devono basarsi su quanto scritto sui documenti, che possono riportare informazioni false. È una situazione molto pericolosa, perché non solo gli esplosivi viaggiano senza le adeguate misure di prevenzione, ma anche perché in caso d'incidente l'autista e i soccorritori non sanno del rischio di esplosione e non possono quindi intervenire adeguatamente. Inoltre questi camion che trasportano questi botti illegali possono essere imbarcati in traghetti, moltiplicando i rischi.
Ma il trasporto illecito di merci pericolose, soprattutto nel settore del collettame, non riguarda solamente i fuochi artificiali e il periodo del Capodanno. Nel mondo dell'autotrasporto si sa che ciò può avvenire, però non esistono statistiche su questo fenomeno, anche perché controllarlo non è semplice. Infatti, gli agenti dovrebbero aprire i pacchi, azione che comporta sia difficoltà burocratiche, sia operative. È però necessario trovare un modo per verificare se merci pericolose viaggiano su veicoli non a norma o addirittura su quelli adibiti al trasporto di prodotti alimentari.
(fonte trasportoeuropa.it)