L'associazione dell'autotrasporto ribadisce la richiesta al Governo italiano di contrastare i limiti alla circolazione dei veicoli industriali posti dagli austriaci perché non sarebbero giustificati per ridurre l'inquinamento.
Anche Anita, dopo Conftrasporto, rilancia al Governo italiano la richiesta di opporsi ai crescenti divieti e limiti alla circolazione dei veicoli industriali lungo l'asse del Brennero, sostenendo che "la lunga lista di divieti austriaci penalizza, sulla base di ragioni ambientali del tutto infondate, l'intera economia italiana". L'associazione degli autotrasportatori lo ha ribadito il 23 maggio durante un workshop a Bolzano sul progetto comunitario BrennerLEC. Secondo l'analisi di Anita, un veicolo industriale con motore Euro VI emette una quantità di Nox pari a un quinto di quella di un'autovettura e sull'autostrada A22 del Brennero il 35% dei veicoli pesanti sono Euro VI, contro il 25% delle autovetture, che sono anche cinque volte più numerose dei camion.
Il presidente dell'associazione, Thomas Baumgartner conclude che "è evidente che per ridurre l'inquinamento lungo la A22 occorre incidere sulle vetture e non sui camion EuroVI, che contribuiscono in misura marginale ad esso. La stessa società di gestione autostradale A22 proporrà la diminuzione della velocità delle vetture a km/h 100 in alcune ore della giornata per avere un effetto significativo di riduzione delle emissioni". In particolare, l'associazione chiede di eliminare il divieto notturno, il divieto settoriale, il divieto di transito nelle giornate di sabato e i sistemi di dosaggio dei mezzi pesanti.
(fonte trasportoeuropa.it)