Nel giro di pochi giorni, alla fine di febbraio 2020, due diverse fonti sottolineano la difficoltà nel trovare nuovi lavoratori nelle professioni del trasporto delle merci, soprattutto nella guida dei veicoli industriali. È un problema noto da tempo ma dove le misure finora adottate – basate soprattutto di agevolazioni finanziarie per conseguire le patenti – non sembrano incidere in modo significativo. La Cgia di Mestre rileva che, per quanto riguarda tutte le attività, il 32,8% delle assunzioni previste sono di difficile reperimento a causa dell’impreparazione dei candidati o, addirittura, per la mancanza degli stessi. Stiamo parlando di 500mila assunzioni previste a gennaio 2020, di cui c’è difficoltà a trovare 151.300 addetti, per impreparazione (63.700 unità) o per mancanza di candidati (72.500 unità).

L’area più colpita è il nord-est: nella provincia di Gorizia il personale di difficile reperimento incide per il 48,1% sul numero delle assunzioni previste, a Trieste per il 45,5%, a Vicenza per il 44,6%, a Pordenone per il 44,2%, a Reggio Emilia per il 42,7%, a Treviso per il 42,3% e a Piacenza per il 40,5%. Per quanto riguarda l’autotrasporto, la Cgia rileva che in tutte le principali province del Sud (Bari, Catania, Caserta, Foggia, Lecce, Messina, Napoli, Palermo e Salerno), le imprese faticano a trovare autisti di veicoli industriali. “Una cosa che fino a qualche decennio fa era impensabile”, commenta l’associazione.

“Da qualche anno, invece, i giovani non vogliono più fare gli autisti di mezzi pesanti, sia perché il costo per ottenere la patente C o D e la Carta di Qualificazione del Conducente (Cqc) ha una dimensione importante che oscilla tra i 2500 e i 3000 euro, sia perché è una professione estremamente faticosa”, aggiunge la Cgia. “Alle ore di guida spesso si accompagnano anche quelle necessarie per compiere le operazioni di carico e scarico della merce trasportata”. L’associazione conclude che “la difficoltà di trovare degli autisti di mezzi pesanti è una delle tante contraddizioni che caratterizzano questo settore che, ricordiamo, negli ultimi dieci anni ha perso quasi 25mila padroncini, anche se oggi fatica a reperire, persino al Sud, giovani disponibili a mettersi alla guida di un camion come dipendenti”.

Anche la società di erogazione di manodopera Manpower Group ha diffuso una ricerca sulla mancanza di figure professionali, dove appaiono l’autotrasporto e la logistica. In generale, per la società l'Italia si conferma anche quest'anno tra i Paesi con il più elevato talent shortage al mondo: il 47% delle aziende non riesce a reclutare talenti con le giuste competenze, un dato che raggiunge l'84% nelle organizzazioni con più di 250 occupati. Manpower inserisce al al quinto posto tra le dieci professioni più ricercate in Italia gli autisti e gli addetti alla logistica.

(fonte trasportoeuropa.it)

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