I sindacati confederali proclamano assemblee dei lavoratori della Truck Rail Container e della Gavio & Torti, mentre quello di base Usb attuerà un presidio in occasione dello sciopero generale dei trasporti del 12 aprile 2019.

Si complica la trattativa sull'accordo aziendale di due società di autotrasporto del Gruppo Gavio specializzate nel trasporto container, nate dopo una ristrutturazione interna: la Truck Rail Containers e la Gavio & Torti. Già a marzo il sindacato di base Usb aveva invitato gli autisti a disconoscere la deroga sull'orario massimo di lavoro prevista da accordi con i sindacati confederali per gli autisti di Truck Rail Containers e che, secondo il sindacato, "comporta il regalo netto di 19 ore settimanali gratuite alla società". Per sostenere questa posizione, il Coordinamento Autisti Usb ha indetto un presidio davanti alla sede dell'azienda per il 12 aprile, durante lo sciopero generale dei trasporti proclamato dal sindacato.
In seguito, la tensione è aumentata anche con gli stessi sindacati confederali, che il 4 aprile hanno diffuso una nota con cui proclamano lo stato di agitazione, invitando il personale a svolgere assemblee in tutti i siti della Truck Rail Containers e della Gavio & Torti la mattina dell'8 aprile. Le tre sigle Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti spiegano che la situazione è peggiorata nella riunione del 3 aprile, quando le parti dovevano entrare nel merito e nella struttura del contratto aziendale. Un comunicato unitario spiega che l'incontro non si è svolto "per la irresponsabile condotta aziendale costituita da soprusi e da intimidazioni nei confronti di tre lavoratori, fra cui il delegato sindacale, sospesi dal lavoro senza che il procedimento disciplinare sia stato concluso e senza che la contestazione di mancanza sia stata notificata, così come prevede il Ccnl in vigore, tutti appartenenti alla filiale di Padova".
La nota prosegue spiegando che "l'attivo unitario della delegazione sindacale convocato per verificare la proposta aziendale ha richiesto ai rappresentanti del Gruppo che i lavoratori sospesi siano riammessi in servizio, fermo restando il procedimento disciplinare, la risposta aziendale è stata negativa, non solo, ma sono state minacciate anche ristrutturazioni di filiali". Nel merito della questione, i sindacalisti hanno discusso la proposta presentata dalle aziende sul nuovo modello di pagamento, che avverrebbe per fasce chilometriche e lo ha respinto perché "presenta caratteristiche fuorvianti e retrograde che non tiene conto dei tempi di lavoro e diminuisce il salario accessorio di importi che vanno dai 500 ai 700 euro mensili per ogni lavoratore".
I sindacati confederali vogliono così mantenere l'attuale accordo, "con le opportune modifiche e integrazioni salariali". Il comunicato termina invitando le aziende "al rispetto delle regole contrattuali in ogni parte, procedure disciplinari e contratti di lavoro stabili e regolari per tutti i dipendenti, assuma un comportamento responsabile nei confronti di tutti i lavoratori ed affronti il negoziato per il rinnovo dell'accordo, evitando di mettere in campo iniziative unilaterali e strumentali".

(fonte trasportoeuropa.it)

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