Ha senso per un’azienda di un Paese comunitario svolgere un autotrasporto nazionale tramite il sistema del cabotaggio stradale? Sembra un paradosso privo di senso, eppure la Polizia danese ha scoperto questo fenomeno, che è avvenuto tramite una triangolazione internazionale, ovviamente con lo scopo di pagare meno gli autisti. L’indagine è iniziata quando una pattuglia della Zelanda ha fermato a metà agosto 2020 un autoarticolato danese guidato da un autista macedone. Alla richiesta del documento che certifica l’assunzione regolare, il conducente ne ha mostrato uno che lo segnalava come assunto da una società di autotrasporto slovena. Quando gli agenti hanno chiesto come mai un dipendente di una impresa slovena guidava un veicolo industriale immatricolato in Danimarca, l’uomo ha mostrato un altro documento che mostrava che il camion era stato noleggiato alla società slovena dal proprietario danese.
Una situazione ritenuta illegale dal commissario Henrik Fobian, che ha seguito l’indagine e che ha dichiarato con una certa sorpresa: “Questo è un caso insolito, poiché in genere vediamo camion stranieri in casi di cabotaggio illegale. È la prima volta che vedo un camion danese coinvolto nel cabotaggio illegale in Danimarca”. Durante l’indagine, la Polizia ha rilevato che in quattordici giorni, il veicolo aveva svolto ventuno trasporti di cabotaggio in Danimarca in quattordici giorni, compiendo viaggi quotidiani tra Aarhus e Køge. Al termine dell’inchiesta, il veicolo è stato posto in fermo amministrativo e l’azienda slovena è stata accusata di cabotaggio illegale e dovrà pagare una multa di 210mila corone danesi, pari a 28mila euro.
(fonte trasportoeuropa.it)