L'associazione degli autotrasportatori Astra e la Confartigianato di Cuneo hanno annunciato un lento corteo di camion la mattina del 28 dicembre 2018 per protestare contro il divieto di circolazione dei veicoli sopra le 19 tonnellate sulla strada francese della Valle Roya. Nuova associazione per completamento dell'A33.

Al termine di un'assemblea dell'AstraCuneo avvenuta il 20 dicembre, gli autotrasportatori hanno approvato una manifestazione di "camion lumaca", che avverrà la mattina di venerdì 28 dicembre lungo il versante ligure della Statale 20 della Valle Roya. Gli autotrasportatori della provincia di Cuneo protestano da un anno e mezzo contro il divieto introdotto da cinque Comuni francesi della Valle Roya al transito dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 19 tonnellate. "Vogliamo abbattere il divieto della vergogna, figlio di una scelta unilaterale e mai concordata dalla parte francese", spiega Guido Rossi, segretario di AstraCuneo. Poiché i francesi paiono impermeabili alle richieste di riapertura della strada, gli autotrasportatori italiani chiedono che un divieto analogo sia posto sul versante italiano, come "contrappeso provocatorio". Il presidente di AstraCuneo, Diego Pasero, aggiunge che in questo modo si dimostra che "i Comuni della Roya sono solo una parte di un territorio legato all'Italia e che perturbazioni alla viabilità da un lato o dall'altro del colle hanno ricadute sull'intera valle".
Sempre nella provincia di Cuneo è nata PiattaformA33, un'associazione per il completamento dell'autostrada A33 Asti-Cuneo. "Piattaforma perché è un ambiente ristretto dove la gente lavora, perché questo vuol essere un contenitore di imprenditori e cittadini che sono interessati al completamento della A33" spiega Gianni Brero, tra i promotori dell'iniziativa. Il portavoce Domenico Monge aggiunge che "abbiamo perdite per la nostra impresa di circa 200mila euro annui, per 9,5 chilometri mancanti. Non credete sia un'assurdità? Possibile che fare 9,5 chilometri di autostrada costi 350 milioni? Gli imprenditori tutti i giorni si impegnano in cantieri ed opere, dovessero sostenere questi costi avrebbero già chiuso. Per anni, aumentare i costi è servito per tenere sotto scacco le scelte sulla Asti-Cuneo". PiattaformA33 ha anche avviato una petizione sul sito change.org.

(fonte trasportoeuropa.it)

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