L’associazione siciliana degli autotrasportatori Aias ha iniziato il 21 febbraio 2022 il fermo dell’autotrasporto contro il rincaro del prezzo del gasolio. È l’unica sigla che sta attuando questa protesta, perché le altre nazionali e regionali hanno deciso che per ora non spengono i motori. Le prime conseguenze sono apparse a Catania, dove l’associazione ha attuato presidi al casello di San Gregorio dell’autostrada per Messina, al porto e in una grande rotatoria nella zona industriale, bloccando il flusso di veicoli industriali locali e in transito. Secondo fonti di stampa locali, l’onda della protesta ha raggiunto Ragusa, Messina e Palermo. Il fermo sta già colpendo il trasporto degli agrumi verso i mercati del nord.

Giungono notizie di manifestazioni anche dalla Puglia, dove alcuni autotrasportatori hanno occupato tre aree di servizio nella provincia di Foggia, tra cui il Green Park situato sulla Statale 16. Secondo fonti locali, uno degli organizzatori della protesta è Michele Perrotti, titolare dell’omomima impresa di autotrasporto che svolge trasporto di prodotti alimentari. I presidi potrebbero continuare per l’intera settimana.

Alle 14.00 di oggi la vice-ministra del Mims (ex Trasporti) incontrerà le associazioni dell’autotrasporto e potrebbe portare loro alcuni provvedimenti concreti per affrontare l'impennata del prezzo dei carburanti. Altrimenti le sigle potrebbero attivare proteste a livello nazionale.

(fonte trasportoeuropa.it)

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.