Gli scioperi iniziati in Francia alla fine del 2019 stanno bloccando diverse attività, tra cui la produzione e distribuzione del gas naturale liquefatto. Problemi anche per i veicoli industriali italiani.

Decine di camion francesi alimentati con gas naturale liquefatto sono fermi a causa degli scioperi in tutti i settori contro la riforma delle pensioni. I picchetti impediscono o limitano l'accesso dei veicoli industriali nei porti, tra cui quello di Marsiglia, dove viene prodotto gran parte del gas naturale liquefatto usato non solo dagli autotrasportatori francesi, ma anche da quelli italiani. Il rigassificatore marsigliese produce circa 5,5 milioni di tonnellate l'anno di gas naturale liquefatto, ma da due settimane non esce metano liquido dall'impianto della città francese, né per i distributori nazionali, né per quelli stranieri.
Dalle informazioni ottenute da TrasportoEuropa risulta che anche le aziende di autotrasporto italiane che usano veicoli industriali alimentati con gas naturale liquefatto stanno cominciando a soffrire dello sciopero francese. Finora Marsiglia è la principale fonte di approvvigionamento di Gnl per l'autotrasporto italiano, perché nel nostro Paese non esistono rigassificatori e tutto il prodotto è importato su strada dall'estero e il porto francese è la località più vicina.
Per affrontare lo sciopero i distributori italiani stanno importando il gas dai centri di produzione di Barcellona, Rotterdam e del Belgio, ma questa è una situazione che non è sostenibile per lungo tempo. In primo luogo perché gli impianti produttivi non riescono a soddisfare tutta la domanda di Marsiglia, quindi aumenterà la scarsità di prodotto, con un prevedibile aumento dei prezzi. Il prezzo potrà aumentare anche per i maggiori costi del trasporto. Se gli scioperi francesi non termineranno e quando i distributori italiani avranno terminato le scorte, è quindi possibile che una parte degli oltre duemila veicoli industriali alimentati a gas naturale liquefatto resteranno fermi, anche perché non hanno alcuna possibilità di viaggiare con altri combustibili.

(fonte trasportoeuropa.it)

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.