La Polizia Stradale ha fermato un autoarticolato di un'azienda di autotrasporto della provincia di Latina che usava un circuito elettronico per alterare le rilevazioni sui tempi di guida e di riposo. Denunciato autista e titolare dell'impresa.

La pattuglia ha fermato l'articolato carico di rifiuti mentre viaggiava su una strada di Anzù di Feltre, in provincia di Belluno, compiendo i controlli di routine, tra cui quelli dei dati del cronotachigrafo tramite uno specifico software. Da quest'ultima analisi sono emerse delle anomalie nella registrazione dei tempi di guida e di riposo che hanno spinto gli agenti a fermare il camion in un'area della Polstrada di Feltre per farlo verificare da un tecnico specializzato il giorno successivo. Durante questa ispezione, avvenuta nel circuito elettrico ed elettronico del camion, è emerso che i sigilli del cronotachigrafo erano stati tolti e sostituiti con altri non regolari per accedere all'interno dell'apparecchio con lo scopo di alterare il sensore e inserire un'apparecchiatura elettronica che permetteva di attivare e disattivare la rilevazione dei dati con un telecomando in cabina, escludendo anche il limitatore di velocità e l'Abs.
Al termine del controllo, la pattuglia ha staccato all'autista un verbale di 1736 euro e ha disposto il ritiro della patente, che può variare da 15 giorni a tre mesi, e il fermo amministrativo del camion per un mese. Inoltre, gli agenti hanno denunciato il conducente e il titolare dell'impresa per rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Rispetto a questo reato, ricordiamo che la Corte di Cassazione ha stabilito che ricade solamente sul responsabile dell'azienda di autotrasporto.

(fonte trasportoeuropa.it)

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