L'aumento vertiginoso dei costi del carburante ha spinto i camionisti coreani a proclamare un nuovo sciopero. Gli autotrasportatori sindacalizzati della Corea del Sud hanno avviato il secondo fermo in meno di sei mesi: la minaccia è quella di interrompere le forniture delle industrie, da quelle delle automobili a quelle della petrolchimica.

I camionisti chiedono al governo di rendere permanente un sistema di retribuzione minima noto come "Tariffa di trasporto sicuro" che dovrebbe scadere entro la fine dell'anno e di espandere i vantaggi per i camionisti ad altri settori.

Il governo ha detto che prolungherà il regime per tre anni, ma ha respinto altre richieste sindacali.

A giugno, uno sciopero di otto giorni da parte di camionisti ha provocato ritardi nelle spedizioni di merci nella quarta economia più grande dell'Asia, costando oltre 1,2 miliardi di dollari in produzione persa e consegne non soddisfatte.

(fonte trasporti-italia.com)

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