Il ministro dei Trasporti tedesco Andreas Scheuer chiede al Governo federale austriaco di porre fine ai limiti alla circolazione arbitrari imposti dal Tirolo. Intanto qualcuno pensa di schierare l'esercito lungo l'autostrada.

Prima delle vacanze di Pentecoste, il Tirolo Austriaco ha attivato controlli straordinari e limiti alla circolazione dei veicoli industriali, che hanno causato lunghissime code al confine tra Germania e Austria, al punto che è intervenuto il ministro federale tedesco ai Trasporti, Andreas Scheuer, per chiedere a Vienna d'intervenire immediatamente per rimuovere queste "attività arbitrarie" del Tirolo che violano le norme comunitarie sulla libera circolazione delle persone e delle merci. Il problema è aggravato dall'impossibilità di spostare i flussi di merci dall'asse del Brennero in altri percorsi o sul treno, perché manca la disponibilità di treni.
Nello stesso tempo, è apparsa la notizia di una mozione presentata dal Land austriaco per introdurre ulteriori limiti alla circolazione dei veicoli fuori dalle arterie autostradali e per evitare che che gli stranieri usino la rete ordinaria, il promotore della mozione vorrebbe schierare l'esercito ai caselli autostradali. Lo riferisce Conftrasporto, che ritiene questa proposta frutto di "un'arroganza senza limiti". In una nota, il vice-presidente Paolo Uggè scrive che "il limite della misura non sembra proprio appartenere a questi figli di un'ideologia sovranista inaccettabile e da respingere senza se e senza ma questo si rende necessario anche perché, dopo l'annuncio della messa in campo dell'esercito, ci il dobbiamo attendere come prossimo passo il dispiegamento delle panzer division di triste memoria?".
Uggè ribadisce la richiesta al Governo italiano di un intervento deciso contro Vienna: "Appare del tutto evidente che non possono essere sufficienti le dichiarazioni rilasciate alla stampa, a suo tempo, dal nostro ministro dei Trasporti, ma che è indispensabile agire introducendo misure che salvaguardino l'ambiente e la sicurezza nel nostro Paese".

(fonte trasportoeuropa.it)

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