Un rapporto di TransportIntelligence mostra che la carenza di camionisti è un problema comune nel continente e soprattutto nella sua parte centrale. La ricerca si sposta sempre più verso oriente.
Nella sua ricerca sull'autotrasporto europeo intitolata European Road Freight Transport 2018, TransportIntelligence parla anche della carenza di autisti di veicoli industriali, un problema che si sta aggravando perché i pensionamenti non sono colmati dai giovani che intendono svolgere questo mestiere. Secondo la società di ricerca, oggi mancano in tutta Europa 150mila camionisti e la gran parte dei vuoti (pari a 127.500 posti) si concentra i sei Paesi. Quello dove la situazione è più grave è la Gran Bretagna, con ben 52mila posti vacanti, seguita dalla Germania, con 45mila (numero che potrebbe aumentare di ben 30mila posti l'anno nei prossimi anni a causa dei pensionamenti). Secondo l'associazione del trasporto tedesca DSLV, infatti, nei prossimi quindici anni andranno in pensione ben i due terzi degli autisti attualmente in servizio, mentre solo duemila persone ottengono le patenti superiori ogni anno.
Anche la Scandinavia sta soffrendo della mancanza di autisti, con in cima la Svezia (5000 posti vacanti), seguita da Norvegia (3000 posti) e Danimarca (2500 posti). La ricerca di personale si sposta verso Est, ma anche i Paesi dell'Europa orientale, ma anche lì la delocalizzazione di molte imprese occidentali ha drenato risorse. L'orizzonte si sta spostando sull'Ucraina e aumentano i casi perfino di immigrati dalle Filippine. Ma aumentano anche i camion fermi nei piazzali per mancanza di autisti.
(fonte trasportoeuropa.it)