L’intera filiera del trasporto merci e della logistica è soggetta all'esposizione al coronavirus che sta causando l’epidemia di Covid-19 e in questo settore i più esposti sono gli operatori dei magazzini e gli autisti di veicoli industriali, soprattutto quelli che compiono diverse consegne per ogni viaggio. La normativa del lavoro e le recenti regole imposte dal Governo e dai ministeri competenti impongono diversi doveri per tutte le imprese e la loro rigorosa applicazione è molto importante per chi opera nella filiera logistica. Devono farlo per diversi motivi: il primo, ovviamente, è la salute dei loro dipendenti; il secondo è economico, perché se i lavoratori si ammalano o devono andare in quarantena l’attività dell’impresa ne risente; il terzo è sociale, perché è dovere di ciascuno contribuire a contenere il contagio. A tale proposito segnaliamo la circolare 3190/2020 del ministero della Salute, che fornisce indicazioni utili.
Il primo obbligo del datore di lavoro è valutare tutti i rischi, anche quelli sanitari, e informare i lavoratori. L’epidemia di Covid-19 introduce il rischio biologico in molte imprese che finora non lo hanno considerato e il secondo passo, dopo l’informazione specifica, è attivare misure collettive e personali per prevenire l’infezione. Quelle che interessano maggiormente il trasporto e la logistica sono alcune misure di protezione collettiva e individuale.
Nel primo caso, il primo provvedimento è evitare il sovraffollamento e la vicinanza tra le persone non solo sul posto di lavoro, ma anche in locali comuni, come mense, erogatori di bevande, montacarichi, ascensori. In linea generale, il ministero della Salute consiglia una distanza di almeno due metri da altre persone, specialmente se tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre. Ricordiamo che altre prescrizioni importanti sono lavarsi spesso le mani ed evitare di toccarsi occhi, bocca e naso con le mani non pulite. L’impresa deve assicurare un frequente ricambio dell’aria e la pulizia con prodotti igienizzanti.
In certi casi sono necessari dispositivi di protezione individuale, tra cui spiccano guanti e mascherine. I primi servono a chi tocca spesso superfici usate da altre persone. Bisogna cambiarli frequentemente e evitare di toccarsi il viso quando sono indossati. Inoltre, prima e dopo indossare i guanti è opportuno lavarsi le mani o passare prodotti disinfettanti. Per quanto riguarda le mascherine, bisogna essere consapevoli che non tutte proteggono nello stesso modo. Se necessario, bisognerebbe indossare almeno le semimaschere (che coprono naso, bocca e mento) con filtro che soddisfano i criteri della normativa UNI EN 149.2001. Più efficaci sono le semimaschere certificate FF3 e FF3, che però sono usate prevalentemente in ambito medico. Le maschere chirurgiche o igieniche senza filtro possono servire solo per evitare che gli altri si contagino con la nostra saliva.
Per quanto riguarda gli autisti non esistono prescrizioni specifiche obbligatorie. Oltre a quelle comuni si può consigliare di restare in cabina quando possibile. La cabina va tenuta pulita e areata (il virus non si trasmette tramite l’aria, ma tramite gocce di saliva) ed è meglio limitare il più possibile l’accesso a estranei. Se il camion è condiviso da più autisti e consigliabile pulire le superfici interne ogni cambio di conducente. Nel caso si debbano usare dispositivi comuni, come transpallet o rollbox, consigliamo di farlo usando i guanti.
È importante ricordarsi che i touch screen possono essere fonte di contagio se usati frequentemente da tante persone. In questo caso si possono indossare guanti specifici oppure usare le apposite penne invece delle dita. In tutti i casi, bisogna lavarsi le mani dopo l’uso (o usare un prodotto igienizzante). Consigliamo anche una frequente pulizia del proprio smartphone con qualsiasi prodotto igienizzante.
(fonte trasportoeuropa.it)