Il 24 aprile 2019, il ministero dei Trasporti ha tenuto un incontro con le associazioni dell'autotrasporto per avviare la sperimentazione della revisione dei veicoli industriali pesanti nelle officine.

Secondo quanto riferisce l'associazione degli autotrasportatori Fita Cna, la riunione al ministero dei Trasporti del 24 aprile è stata solo interlocutoria, ma è servita per evidenziare alcuni aspetti importanti della possibilità di far compiere la revisione dei veicoli industriali ai centri privati autorizzati, prevista dalla Legge di Bilancio 2019 ma non applicabile fino a quando non saranno emanati i provvedimenti attuativi. Durante la riunione, i dirigenti del ministero hanno annunciato due fasi.
La prima fase prevede una sperimentazione da iniziare entro la fine del 2019solo nei centri che già operano sui veicoli pesanti, ossia quelli che già ora sono autorizzati alla revisione nella loro sede svolta dai funzionati della Motorizzazione Civile. In questo modo si può smaltire l'arretrato accumulato da diversi Uffici provinciali della Motorizzazione.
Nella seconda fase, il ministero intende affrontare alcuni punti critici, tra cui l'esclusione dei privati dalle revisioni di rimorchi e semirimorchi e dei veicoli Adr. Servono anche chiarimenti sui veicoli che trasportano merci non deperibili in regime Atp, il cui allestimento interessa i rimorchi-semirimorchi e non il trattore-motrice. Altre questioni emerse nella riunioni riguardano la formazione e gli eventuali conflitti d'interessi del soggetto autorizzato a svolgere i controlli, le caratteristiche dell'attrezzatura e dei locali dei centri privati.
Al termine dell'incontro gli autotrasportatori hanno espresso alcune preoccupazioni sui tempi di attuazione, sull'eventuale aumento dei costi e sullo stretto campo di applicazione, che esclude alcune tipologie di autoveicoli e i rimorchi. Fita commenta che "in questa fase cercheremo di utilizzare tutte le nostre risorse per perfezionare il disposto normativo (a iniziare dalla presentazione di apposite osservazioni ed emendamenti) ed evitare che una norma nata per risolvere un problema ne aggiunga altri al già tanto penalizzato settore dell'autotrasporto, ad iniziare da quello dell'incremento eccessivo dei costi delle revisioni".

(fonte trasportoeuropa.it)

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