Lo stallo causato dal ritardo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto sull'emissione delle nuove carte ha spinto il ministero dell'Interno a permettere la registrazione manuale del tempo di guida per gli autisti che hanno una domanda di sostituzione.
Come TrasportoEuropa ha annunciato il 4 luglio, le Camere di Commercio non possono distribuire le carte per la nuova generazione di cronotachigrafo (entrata in vigore il 15 giugno) fino a quando la Gazzetta Ufficiale non pubblicherà il Decreto attuativo del ministero dei Trasporti, che stabilisce le caratteristiche e le modalità di emissione delle carte. In concreto, ciò significa che gli autisti che hanno chiesto una nuova carta, perché la hanno appena conseguita, perché è scaduta o perché la hanno smarrita, non stanno ricevendola e, in teoria, non possono guidare un veicolo sopra le 3,5 tonnellate. Inoltre, le officine che non hanno la nuova carta non possono tarare i nuovi cronotachigrafi e quindi non si possono immettere in circolazione i veicoli che li montano.
È un problema che diventa più grave col passare del tempo e che ha spinto il Governo a mettere una toppa. In attesa che finalmente entrino in circolazione le nuove carte, il ministero dell'Interno ha diramato il 10 luglio una nota con cui indica alle Forze di Polizia di non multare gli autisti che hanno la domanda di richiesta di una nuova carta tachigrafica e che hanno registrato i tempi di guida e di riposo in modo manuale, nelle modalità previste dall'articolo 35 del Regolamento UE 165/2014. Ovviamente tale situazione non può durare a lungo, perché si basa solo sulla dichiarazione degli autisti e la nota del ministero dell'Interno non vale per l'estero. Comunque non risolve il nodo della taratura da parte delle officine. In quest'ultimo caso, quelle che non hanno la nuova carta si rivolgono a quelle che sono riuscite ad acquisirne una del lotto francese, acquistato prima del 15 giugno 2019.
(fonte trasportoeuropa.it)