Tra le numerose proroghe imposte dalla pandemia di Covid-19 c’è anche quella del divieto di transito nel traforo autostradale del Frejus per i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate equipaggiati con motori Euro 3 ed Euro IV (per i motori di categoria inferiore il divieto è già in vigore). Tale divieto avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° luglio 2020, ma il 23 giugno 2020 la società Sitaf (che gestisce la galleria sul versante italiano) ha comunicato che la sua introduzione è rinviata al 30 settembre 2020, a causa “della difficoltà legata all’emergenza sanitaria da Covid-19 per gli autotrasportatori di dotarsi di automezzi pesanti conformi a suddette norme”.
Ma la proroga non vale per tutti. Infatti, il comunicato riporta però una condizione indispensabile per viaggiare nel traforo con camion Euro 3 ed Euro IV: “Sarà consentito il transito dei mezzi pesanti Euro 3 ed Euro IV al Traforo del Frejus in entrambe le direzioni dietro esibizione, su richiesta, di un’apposita autocertificazione attestante l’impossibilità di dotarsi di automezzi pesanti conformi alle norme Euro V ed Euro VI per circostanze direttamente riferibili alla predetta emergenza sanitaria”.
Nel modello di autocertificazione, l’impresa titolare del veicolo deve dichiarare di avere provveduto a effettuare l’ordine di nuovi veicoli commerciali Euro V ed Euro VI e che a causa dell’emergenza Covid-19 l’ordine non è stato ancora evaso e di conseguenza il veicolo in questione non è stato sostituito. Il modulo di autocertificazione si può scaricare al seguente indirizzo: http://www.sitaf.it/images/stories/T4/regolamentiditraffico/Autocertificazioni_in_italiano.pdf . Ricordiamo che un’autodichiarazione non vera comporta conseguenze penali. Quindi, secondo il testo di questa autocertificazione, il rinvio dal 1° luglio al 30 settembre dovrebbe valere solamente per le imprese che hanno ordinato almeno un veicolo Euro V ed Euro VI.
(fonte trasportoeuropa.it)