Una complessa vicenda di utilizzo di autisti provenienti dalle Filippine da parte di un sub-vettore ha portato lo spedizioniere danese ha versare spontaneamente 45mila euro a otto conducenti che erano stati impiegati da una società polacca controllata da un'altra danese.
Il giornale tedesco Soester-Anzeiger riporta una vicenda che ruota intorno a otto camionisti provenienti dalle Filippine che lavoravano per la società danese Kurt Beier, che a sua volta svolgeva servizi di autotrasporto per lo spedizioniere Nordic Transport Group. La vicenda è iniziata nel novembre 2018, quando il sindacato danese 3F annunciò di avere scoperto ventidue camionisti filippini e quattro dello Sri Lanka che vivevano in condizioni "spartane" nei fine settimana in container situati nella città danese di Padborg, vicino al confine con la Germania. Il sindacato affermò che questi immigrati erano stati assoldati dalla società di autotrasporto polacca HBT International Transport, controllata dalla danese Kurt Beier Transport, usando un regolare permesso di soggiorno polacco. Secondo il sindacato, questi autisti erano pagati 8000 corone al mese (1072 euro) e lavoravano in sub-appalto per società della Danimarca, attuando così un dumping sociale. Le condizioni di vita a Podborg furono anche oggetto di un intervento dell'allora Commissaria danese alla Concorrenza, Margrethe Vestager.
Il 30 settembre, il giornale tedesco Soester-Anzeiger ha scritto che Nordic Transport Group ha pagato 45mila euro a otto autisti filippini precedentemente impiegati da Kurt Beier Transport, che avevano avanzato rivendicazioni salariali verso il loro datore di lavoro. Gli otto camionisti filippini erano rappresentati dalla confederazione sindacale tedesca Dgb, che avanzato una rivendicazione salariale non solo verso la Kurt Beier Transport, ma anche verso il suo committente Nordic Transport Group, ritenendola corresponsabile. Gli avvocati della Ntg hanno precisato al giornale che il versamento del denaro è stato deciso volontariamente dalla Ntg "esclusivamente per motivi umanitari e sociali" e non rappresenta quindi alcun risarcimento o ammissione di corresponsabilità. I legali aggiungono che il loro cliente aveva fatto firmare a Kurt Beier Transport la dichiarazione di rispettare le norme sul lavoro e sul salario minimo. Dopo la scoperta delle condizioni di lavoro e di vita dei filippini, la Ntg ha rescisso in contratto con la Beier.
(fonte trasportoeuropa.it)