A due mesi dall'istituzione del divieto di transito sul viadotto Puleto della Statale 3bis, questo tratto è ancora chiuso per i veicoli pesanti, che devono compiere lunghe deviazioni. Assotir annuncia manifestazione il 23 marzo mentre la Regione Toscana rifonde 300 euro per veicolo.
Il 16 gennaio 2019 la Procura di Arezzo ha sequestrato il viadotto Puleto sulla Statale 3bis per verificare rischi di crollo, vietando anche la circolazione di tutti i veicoli nel tratto su superstrada tra gli svincoli di Canili e Valsavignone e imponendo quindi lunghe deviazioni per chi deve viaggiare tra Umbria e Romagna. Dopo alcuni giorni l'Anas ha avviato i lavori per rinforzare la struttura, che però è stata aperta solamente ai veicoli leggeri, ossia con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate e ancora oggi, a due mesi dalla chiusura, i camion non possono transitare, imponendo ai trasportatori perdite di tempo e costi supplementari. Una situazione che potrebbe continuare a tempo indeterminato, forse anche un mese.
Intanto, per alleggerire il disagio economico degli autotrasportatori la Regione Toscana ha approvato un contributo una tantum di 300 euro per ogni veicolo adibito al trasporto di merci delle imprese di autotrasporto che hanno subito un danno economico dalla chiusura del viadotto. Ma questo provvedimento vale solo per le società che hanno sede legale od operativa nei comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Sestino, Chiusi della Verna. Le domande dovranno giungere ai Comuni di Pieve Santo Stefano o Sansepolcro entro il 31 luglio 2019.
"Pur apprezzando lo sforzo della Regione Toscana, nei riguardi delle imprese di trasporto, riteniamo che la misura approvata risulti del tutto insufficiente ad arginare le difficoltà che gli autotrasportatori stanno attraversando a causa della chiusura del viadotto del Puleto", scrive in una nota l'associazione degli autotrasportatori Assotir, aggiungendo che tali difficoltà "non riguardano solo le imprese toscane, ipoteticamente beneficiarie del rimborso, ma più in generale tutte le imprese di autotrasporto che utilizzano la E45 quotidianamente e che, a causa del blocco imposto ai mezzi pesanti, stanno pagando un prezzo altissimo in termini di maggior costo dei pedaggi autostradali, gasolio e spreco di ore di guida e riposo". Per sollecitare la riapertura della strada, l'associazione dell'autotrasporto Assotir ha organizzato un corteo di camion lumaca per sabato 23 marzo.
(fonte trasportoeuropa.it)