I giudici di Liegi hanno accolto la richiesta del procuratore di confiscare 346 veicoli industriali della società di autotrasporto accusata di avere illegalmente usato autisti dell'Europa orientale.
Il Tribunale di Liegi ha accolto il 25 marzo 2019 la richiesta della Procura federale di confiscare 346 camion del Gruppo Jost, avanzata nell'ambito di un'indagine avviata nel maggio del 2017 per uso illecito di autisti stranieri. La società si era opposta al provvedimento e a febbraio aveva ottenuto la sua sospensione in primo grado, ma oggi i giudici d'appello hanno ribaltato quella decisione. Il procuratore ha indagato per i reati di frode sociale per 55 milioni di euro e dumping di manodopera. Oltre cento investigatori hanno lavorato non solo in Belgio, ma anche in Romania e Slovacchia per raccogliere le prove dell'uso in Belgio di autisti provenienti da quegli Stati, ma con condizioni contrattuali e salariali del loro Paese d'origine. Durante l'indagine un investigatore si è infiltrato nella filiale rumena di Jost, la Skiptrans, facendo l'autista per alcuni mesi e mostrando che i conducenti dovevano lavorare fuori sede per diverse settimane di seguito con uno stipendio notevolmente minore di quello belga.
In passato, la Procura ha anche disposto misure cautelari verso quattro dirigenti della società di autotrasporto, tra cui lo stesso amministratore delegato Roland Jost e alla fine dello scorso hanno ha chiesto la confisca di 346 camion come misura preventiva per recuperare parte della somma che si ritiene sia stata evasa. Jost replica alle accuse sostenendo che sono false che la società è vittima di una persecuzione giudiziaria. Ora può trovare un accordo con l'accusa oppure ricorrere in Cassazione. Per ora, Jost Group non ha rilasciato dichiarazioni sulla sentenza.
(fonte trasportoeuropa.it)