Nel primo trimestre del 2019 il colosso ungherese dell'autotrasporto ha diminuito il margine operativo lordo del 23,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e ha tagliato 241 veicoli industriali.

Prosegue la fase di contrazione dell'utile e della flotta di Waberer's International, una delle più grandi aziende di autotrasporto dell'Unione Europea, che fino al 2018 ha mostrato una costante crescita che però nascondeva alcune debolezze. L'8 maggio 2019, l'azienda ha fornito i risultati del primo trimestre del 2019, che mostrano alcuni rilevanti segnali negativi. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente aumenta il fatturato del 2%, raggiungendo i 182 milioni, ma questo risultato è dovuto a un aumento delle tariffe, mentre calano i volumi trasportati. Ma insieme alla tariffe aumentano anche i costi diretti e indiretti, che nel primo trimestre trascinano in basso il margine operativo lordo (Ebitda) del 23,5% e il margine operativo netto (Ebit) in rosso di 2,7 milioni di euro (contro un attivo di 3,1 milioni nel primo trimestre del 2018).
Robert Ziegler, Ceo della società, spiega che questi risultati riflettono l'andamento negativo dell'intero mercato dei trasporti e della logistica, spinto anche dalle incertezze sulla Brexit. Ziegler annuncia una "seria trasformazione" per fronteggiare questa situazione, che è progressivamente attuata nella prima metà dell'anno. Il cambiamento più evidente riguarda la flotta: dopo avere annunciato lo scorso marzo l'annullamento di un'ordine di acquisto di trecento unità, ora l'azienda comunica che la sua flotta ha 241 camion in meno rispetto al quarto trimestre del 2018. Ora l'azienda conta 4340 veicoli industriali e 5806 autisti.
A breve termine Waberer's International continuerà ad attuare il programma di riduzione dei costi, mentre nel medio termine Waberer's migliorerà la qualità del servizio aumentando la sua flessibilità. "Questi cambiamenti sono sostanziali e non avranno effetto dall'oggi al domani, ma siamo fiduciosi di vedere i primi segni di miglioramento della nella seconda metà dell'anno", conclude Ziegler.

(fonte trasportoeuropa.it)

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