La mattina del 13 febbraio 2019 i lavoratori del Medcenter Container Terminal hanno sospeso il lavoro dopo la conferma che la società terminalista intende attuare cinquecento licenziamenti.

La riunione che si è svolta questa mattina alla Prefettura di Reggio Calabria per evitare una nuova serie di licenziamenti tra i lavoratori del Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro non ha portato alcun risultato concreto. L'agenzia Ansa scrive che il Prefetto Michele di Bari ha chiesto alla compagnia terminalista di sospendere la procedura di licenziamento, almeno fino all'avvio del Tavolo istituito dal ministero dei Trasporti per affrontare la crisi del porto di Gioia Tauro, causati anche dall'evidente, seppur mai dichiarato, conflitto tra i due soci del Medcenter Container Terminal, ossia Contship Italia e la compagnia marittima Msc. Questa è la tesi affermata dopo l'incontro in Prefettura dai rappresentanti dei sindacati: "Mct dichiara un calo di volumi perché Msc sposta i traffici in altri porti, Msc dichiara l'impossibilità di aumentare i contenitori perché i mezzi non sono sufficienti".
In una nota congiunta, Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl mare e Coordinamento Portuali Sul spiegano che durante l'incontro hanno chiesto "investimenti urgenti e di far rispettare ad Mct gli impegni presi nell'Apq ed un tavolo istituzionale al livello nazionale per definire questa situazione". Però un giorno e mezzo di riunione non ha fatto cambiare i propositi della società terminalista, che ha confermato i licenziamenti che, secondo fonti locali, potrebbero coinvolgere cinquecento dipendenti. Quando i lavoratori del terminal hanno saputo la notizia hanno proclamato uno sciopero immediato, fermando la lavorazione dei container.

(fonte trasportoeuropa.it)

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